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Quando è possibile ottenere l’affidamento esclusivo dei figli?


Ottenere l'affidamento esclusivo dei figli è una procedura complessa che richiede la prova di gravi mancanze da parte dell'altro genitore. In Italia, la regola generale è l'affidamento condiviso, ma esistono situazioni specifiche in cui il Tribunale di Milano può derogare a questo principio per tutelare il superiore interesse del minore.

In questo articolo analizzeremo le differenze tra le tipologie di affido e quando è possibile richiedere l'intervento di un avvocato matrimonialista a Milano per tutelare i propri figli.

Per maggiori informazioni

Affidamento figli: cosa vuol dire

L’affidamento non riguarda solo il tempo trascorso con i figli, ma rappresenta il dovere-potere dei genitori di assumere decisioni fondamentali per i figli minori in ambito di istruzione, educazione e salute. Questo potere prosegue fino al compimento dei 18 anni.

Mentre durante il matrimonio o la convivenza queste decisioni vengono prese di comune accordo, con la separazione o il divorzio è necessario stabilire come tale responsabilità verrà esercitata.

Affidamento figli condiviso

Si parla di affidamento condiviso dei figli nella generalità dei casi in cui i genitori, siano essi sposati o solo conviventi, si separano. Ovviamente si tratta di dover disciplinare la gestione di figli minorenni atteso che un ragazzo di 18 anni è in grado di decidere in modo del tutto autonomo con chi rimanere in caso di separazione dei genitori.

Per quanto riguarda i figli minori, invece, è necessario prevedere chi è obbligato a decidere e ad assumersi le conseguenti responsabilità per le scelte fatte nell’interesse del minorenne. Non si tratta di decidere con chi rimane il figlio e per quanto tempo. Per questo solitamente, anche in caso di conflittualità tra i genitori, il Giudice decide di stabilire l’affidamento condiviso, eventualmente con responsabilità disgiunta delle questioni di ordinaria amministrazione.

Recentemente la Corte di Cassazione ha stabilito che pur in presenza di affidamento condiviso non necessariamente i figli devono trascorrere tempi paritari con il padre e la madre, questo perché il Giudice, nello stabilire i tempi di permanenza del figlio con l’uno o con l’altro genitore, deve partire dalla valutazione dell’interesse del figlio basando la propria decisione sull’esigenza di garantire al minore il benessere ed una crescita armoniosa e serena tenendo presente anche il suo diritto a conservare la relazione con entrambi i genitori. (Cass. 17221/2021).

Affidamento figli alternato

Cosa significa affido condiviso alternato o affido condiviso paritario con collocamento alternato. La frase potrebbe trarre in inganno in quanto un conto è l’affidamento del figlio minore, altro è il collocamento del minore presso l’uno o l’altro genitore. Il diritto alla bigenitorialità, in generale, prevede che il minore debba avere rapporti significativi con entrambi i genitori in modo da poter crescere in modo armonioso, salvo che ciò non sia contrario all’interesse preminente del fanciullo. In Italia viene previsto, come detto sopra, l’affidamento condiviso del minore ad entrambi i genitori, ma spesso il tempo che il figlio trascorre con l’uno o con l’altro non è affatto paritario, salvo in quelle decisioni prese di comune accordo. Tempo paritario o alternato, infatti, significa che il minore passa uguale tempo con il padre e con la madre, anche alternando le settimane, ovvero i giorni di competenza.

Affidamento figli esclusivo

L’affidamento esclusivo (art. 337-quater c.c.) è un'eccezione che il Giudice dispone solo quando l'affidamento condiviso risulta "pregiudizievole per l'interesse del minore".

Le casistiche più frequenti presso il Tribunale di Milano riguardano:

  • Disinteresse totale: Quando un genitore si sottrae ai doveri di mantenimento, istruzione e cura.
  • Carenze educative gravi: Comportamenti che mettono a rischio la crescita armoniosa del figlio.
  • Ostruzionismo: Quando un genitore ostacola sistematicamente il rapporto del figlio con l'altro genitore.
  • Incapacità genitoriale: Dovuta a dipendenze, problemi psichici gravi o condotte violente.

Importante: L'affidamento esclusivo non esonera il genitore non affidatario dall'obbligo di versare l'assegno di mantenimento.

Affidamento figli super esclusivo

In casi di estrema gravità, si può ricorrere all'affidamento super esclusivo (o esclusivo rafforzato). In questa fattispecie, il genitore affidatario ha il potere di assumere le decisioni di maggiore importanza (scuola, salute, residenza) senza consultare l'altro genitore.

Il Tribunale di Milano è stato tra i primi a promuovere questa soluzione per evitare che il disinteresse o l'ostruzionismo di un genitore blocchi lo sviluppo del minore, rendendo necessari continui e dispendiosi ricorsi d'urgenza.

Perché rivolgersi a un avvocato esperto in diritto di famiglia a Milano

Richiedere l'affidamento esclusivo è un passo delicato. Una domanda infondata o mossa da intenti ritorsivi può avere conseguenze negative, inclusa la condanna al risarcimento danni o la revisione delle condizioni di affido a proprio svantaggio.

Se risiedi a Milano o provincia e ritieni che l'altro genitore stia pregiudicando il benessere di tuo figlio, è fondamentale agire con una strategia legale solida.

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Come posso aiutarti?

  • Valutazione dei presupposti per il ricorso.
  • Raccolta di prove per dimostrare l'inidoneità genitoriale dell'altra parte.
  • Assistenza nelle procedure di separazione o modifica delle condizioni di affido.